Tutti conoscono gli speed date, non tutti forse vi hanno partecipato. E non tutti probabilmente conoscono il Book Date, ovvero lo speed date di chi ama i libri, che, già inaugurato a Milano, sbarca a Roma il 15 gennaio presso la libreria Bibli di Trastevere.
Come funziona? Sostanzialmente come un classico speed date, ovvero un appuntamento concentrato in cinque minuti, al termine dei quali si passa ad un altro tavolino e a un altro appuntamento (di solito gli uomini si muovono e le donne rimangono ferme: volerci trovare una spiegazione simbolica puzza troppo di dietrologia?), ci si valuta e, eventualmente, a fine serata ci si scambia i contatti. Nel Book Date la sostanziale differenza è che i partecipanti devono portare con sé il proprio libro del cuore e, invece che parlare di sé, raccontare del libro. Inoltre ad ogni partecipante viene assegnata un’identità letteraria: sul sito dicono, ad esempio, che ci può essere un giocatore Hemingway e una giocatrice Woolf).
Alla fine della serata, invece di tentare imbarazzanti approcci, ci si potrà recare dal/la prescelto/a e fargli dono del proprio libro, magari scrivendoci dentro il proprio numero o la mail. Sul sito di Book Date potete leggere la lista dei libri scambiati finora: si va da Kundera alla Tamaro, da George Orwell a Raymond Carver, da Fabio Volo a Sun Tzu (e chi glielo dà il numero a uno che porta con sé L’arte della guerra?!).
Certo, questo Book Date risparmierebbe una di quelle imbarazzanti conversazioni da inizio-storia del tipo “il mio libro preferito è X” “non ci credo, io lo odio! Y è molto meglio!”. E potrebbero anche accadere cose buffe del tipo che il giocatore Dino Campana non si fila proprio la giocatrice Sibilla Aleramo oppure che l’affascinante Paul Auster lascia la moglie (scrittrice anche lei ma che non ha partecipato al gioco) per Jane Austen, vispissima dopo aver bevuto uno Spritz.
Se qualcuno ha il coraggio di provare, è vivamente pregato di far sapere com'è andata...
Che forte questo post, difficile credere che esista davvero un BookDate!