Natalia Ginzburg e la traduzione (di Proust)

Mi fai tornare in mente un episodio che vede protagonista Natalia Ginzburg, in veste di traduttrice repressa dalla casa editrice Einaudi.

È un esempio pertinente. Ma lo racconta Natalia stessa, in una postfazione al volume STS1 che contiene la sua antica versione della Strada di Swann di Proust, che aveva inaugurato la nostra edizione della Recherche, in seguito ripubblicata negli Struzzi, con una revisione condotta sulla nuova edizione critica francese. La curatrice della revisione si era permessa degli interventi, senza avvertire Natalia. Lei allora si indigna e nell’edizione Sts ripristina il suo antico testo, avvertendone il lettore, spiegando tutto. Leggiamo anche noi: «Nell’entusiasmo gridai brandendo l’ombrello chiuso: zut zut zut», dice la traduzione di Natalia. E i revisori al posto di quel « zut zut zut» hanno corretto «Nespole!» Perché?, si chiede Natalia. «Questa mia traduzione, se devo giudicarla oggi, la giudico una traduzione difettosa ma appassionata. Penso che i revisori, quando una traduzione è difettosa ma appassionata, se ne dovrebbero accorgere, correggere gli sbagli ma sottoporre al traduttore le correzioni. Se non lo fanno, maneggiano qualcosa che non dovrebbe essere maneggiato senza consenso. Oggi, questa mia traduzione esce così com’era nel ’46: con qualche rara correzione dei revisori, che ho accettato, e qualche rara correzione mia. […] Nel ’37, Leone Ginzburg e Giulio Einaudi mi proposero di tradurre À la recherche du temps perdu. Accettai. Era folle propormelo e folle fu da parte mia accettare. Fu anche, da parte mia, un atto di estrema superbia. Avevo vent’anni. […] Imparai allora che cosa significa tradurre: quel lavoro di formica e di cavallo che è una traduzione. Quel lavoro che deve combinare la minuziosità della formica e l’impeto del cavallo» Leone continuò a darle consigli, poi non ebbe più tempo. Ci fu la guerra, Natalia perse a Pizzoli la traduzione, la ritrovò a guerra finita. «Per tradurre quei due volumi, ci avevo messo otto anni».

1. Acronimo che sta per Scrittori Tradotti da Scrittori, celebre collana di Einaudi.

tratto da Severino Cesari, Colloquio con Giulio Einaudi, Torino, 2007  

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