Seconda puntata con le Dieci regole per scrivere narrativa, questa volta a dispensarle è lo scrittore irlandese Roddy Doyle, autore del celebre The Commitments (da cui è stato tratto l’omonimo film di Alan Parker) e di Paddy Clarke Ha ha ha, che gli è fruttato il Booker Prize. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Guanda.
Le regole di scrittura creativa di Roddy Doyle:
1. Non mettere una foto del tuo autore preferito sulla scrivania, specialmente se l’autore è uno di quei famosi morti suicidi.
2. Non essere indulgente con te stesso. Riempi le pagine il più in fretta possibile. Guarda ogni nuova pagina come un piccolo trionfo.
3. Quando arrivi a pagina 50 rallenta e comincia a preoccuparti della qualità. Sii in ansia: è un lavoro.
4. Dai un nome al tuo lavoro il prima possibile. Fallo tuo e visualizzalo. Dickens sapeva che Casa desolata si sarebbe chiamato Casa desolata ancor prima di aver cominciato a scriverlo. Il resto deve essere stato semplice.
5. Limita la tua navigazione su internet a pochi siti al giorno. Non andare sui siti delle librerie online – a meno che tu non debba fare una ricerca per il tuo libro.
6. Tieni un dizionario ma nel capanno in fondo al giardino o dietro il frigo: in un luogo che richieda uno spostamento o uno sforzo per essere raggiungo. Probabilmente le parole che ti verranno in mente andranno bene, per esempio “cavallo”, “corse”, “disse”.
7. Ogni tanto cedi alle tentazioni. Lava il pavimento della cucina, stendi il bucato. È ricerca.
8. Cambia idea. Le buone idee sono spesso uccise da idee migliori. Stavo lavorando a un romanzo su un gruppo musicale chiamato The Partitions. Poi ho deciso di chiamarli The Commitments.
9. Non cercare su Amazon il libro che non hai ancora scritto.
10. Qualche minuto al giorno lavora sulla biografia da mettere nella quarta: “Divide il suo tempo fra Kabul e la Terra del Fuoco”. Ma poi rimettiti a lavoro.
© Guardian