Il libro italiano del decennio


Il libro italiano del decennio… detta così suona un po’ pomposa e minacciosa, invece no, tranquilli. Ma di che si tratta? Partiamo dall’inizio.

Io e Giulio Passerini di Who’s The Reader abbiamo avuto un’idea. È ancora una mezza idea e quindi per ora non ve la sveleremo (vi anticipiamo solo che ci saranno le copertine di mezzo). Però ci vuole il vostro aiuto per realizzarla. E da qui parte il nostro piccolo sondaggio:

Secondo voi qual è il libro italiano che maggiormente ha segnato l’immaginario collettivo  degli ultimi 10 anni?

Rispondete, fate sentire le vostre voci, confrontatevi, litigate se necessario: ci interessa quello che pensate!

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15 Responses to Il libro italiano del decennio

  1. Moccia, che vi piaccia o no. E non per il suo valore, ma perché rappresenta la decadenza del livello culturale del paese...

  2. Ciao Madame, grazie per la risposta.
    A malincuore, devo riconoscere che Moccia ha in effetti avuto una sua importanza nell'editoria italiana degli ultimi dieci anni. Cosa che ci fa riflettere su come stiamo messi male...

  3. Anonimo says:

    Be', se consideriamo copie vendute e impatto social-mediatico, credo che Gomorra sia il titolo più importante del decennio scorso (complice anche la successiva riduzione cinematografica).

  4. Anonimo says:

    PS: big ups per il nickname di Madame Psychosis.

  5. Ciao Abo, grazie per la risposta. Diciamo che per ora i risultati vanno in due direzioni piuttosto diverse...

  6. Re Ratto says:

    Non credo che i romanzi di Moccia abbiano segnato l'immaginario collettivo. Semmai è vero il contrario: è l'immaginario collettivo di certa parte della popolazione, leggente e non, a essersi riversato nei suoi libri.
    Credo di trovarmi d'accordo con Abo: voto Gomorra. E pensare che non l'ho ancora letto...

  7. Grazie per il voto, Re Ratto.
    Io comunque credo che per Moccia la questione sia reciproca: se è vero che è parte dell'immaginario collettivo ad aver influenzato i suoi libri, è vero anche il contrario. Secondo me parte degli adolescenti italiani di oggi sono stati condizionati dall'idea di "amore" che lui dà nei suoi libri...

  8. Grazie Mondobalordo :)
    Comunque il primo libro di Moccia venne scritto negli anni '80. Cronologicamente viene prima lui con la sua concezione pedo-bimbominkia-volemosebene dei rapporti amorosi. È rappresentativo perché la sua produzione ha come unico tema quello di un periodo felice della vita di ognuno: la spensieratezza dell'adolescenza.
    (che poi la n/vostra adolescenza sia stata ben diversa da quella dei personaggi di Moccia, è un altro paio di maniche)
    Saviano ha descritto l'Italia com'è, nei suoi strani rapporti economici con la criminalità e col potere; Moccia ha ritratto l'Italia come vuole vedersi: il sole, il mare, l'amore e tutti gli stilemi da canzonette del festival di Sanremo versione 2.0. L'aspetto "geniale" (passatemelo) è il fatto di descrivere dall'interno tutto questo: nessuna ironia, nessuna presa di distanza da questo punto di vista parziale sull'Italia degli anni '00-'10. Il paese è culturalmente retrogrado e il buon Federico è culturalmente retrogrado, il che fa di lui, paradossalmente, un osservatore sincero del nostro tempo.

  9. Sono d'accordo: Moccia osserva il nostro tempo dall'interno e ne fa una riproduzione fedele. Però parziale: l'Italia non è solo quello, c'è tanto altro, anche tra i quindicenni. La colpa di Moccia è, oltre al fatto di scrivere roba che non ha valore letterario, di alimentare questo mondo di bimbiminkia che diventano adulti senza principi, senza aspirazioni nobili, senza una coscienza di cosa sia il mondo.

  10. noemi says:

    Ciao inbetweenwords: anche io mi unisco a chi dice Gomorra...

  11. Grazie per il tuo voto Noemi!

  12. Elisa says:

    Mi unisco al coro di Gomorra, per quel che ha rappresentato, per l'eco che ha avuto anche a livello europeo e internazionale... (devo ammettere però che votate un libro solo è proprio difficile!)

  13. Ciao Elisa, grazie mille per il voto. Sì, in effetti un titolo solo è difficile da individuare: ma le cose difficili sono anche belle, no? ;)

  14. Anonimo says:

    Solo al tredicesimo commento ho realizzato che... Moccia non è un libro! XD

  15. Anche io direi Gomorra. La sua risonanza, come dice anche Elisa, è stata gigantesca in Italia, ma anche all'estero.

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